19/10/09

La campane tibetane: pulizia energetica degli ambienti di Monica Benatti

Ovunque siano presenti concentrazioni di frequenze elettromagnetiche, possiamo affermare che è possibile interferire su queste con la frequenza del suono delle campane tibetane e ciò risulta da sperimentazioni anche recenti. Il suono si trasmette di fatto attraverso onde e può dirsi che, produce oscillazioni molecolari dalle caratteristiche simili a quelle dei campi elettromagnetici presenti. Già dall’antichità, per via chiaramente empirica, si sono sempre usati suoni particolari per purificare gli ambienti; non a caso nei monasteri questi suoni accompagnavano spesso i momenti di preghiera e di meditazione più intensi al fine di potenziare le stesse onde elettromagnetiche prodotte, con la preghiera, dai monaci. Può essere affermato, con una buona dose di certezza, rilevata da fatti, che questi suoni, con le loro particolari frequenze sono in grado di ottenere mutamenti significativi nelle originarie vibrazioni “umorali”. In altri termini, è stato verificato, con l’esperienza, che possono essere “purificate” sia le abitazioni, che gli ambienti di lavoro, con evidenti e veloci risultati. Nelle abitazioni si riscontra immediatamente una maggiore armonia ambientale, si riposa meglio, si respira meglio.
Negli ambienti di lavoro si hanno minori contrasti, maggiore capacità organizzativa, un miglioramento nella “creazione delle idee” aspetti tutti che si traducono in riscontri positivi sul numero dei clienti e dell’attività complessiva, con miglioramenti umorali ed economici riscontrabile già dai primi giorni di trattamento.

Monica Benatti è floriterupeuta dal 1998, operatrice Reiki dal 1998, Naturopata dal 2004, musicoterapeuta dal 2005.

Per maggiori informazioni: Monica Benatti, benattimonica@libero.it

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