19/01/10

AGORA, il "nuovo" film di Alejandro Amenabar. Lo vedremo in Italia?



Dopo diversi anni trascorsi in Spagna, ho avuto modo di apprezzare il regista ormai riconosciuto a livello internazionale Alejandro Amenabar, autore dei film "The Others" con Nicole Kidman e " Mar adentro" con Javier Bardem. Oggi nelle mie varie ricerche, dopo essere tornata da un viaggio in India, mi imbatto nel trailer del suo nuovo film (2009) " Agorà" con Rachel Weisz, passato innosservato fino ad ora nelle sale cinematografiche italiane.
Il film è ambientato ad Alessandria d' Egitto nel IV sec. d.C. e narra della storia di Hipazia, filosofa ed astronoma, che cerca il segreto per poter conservare tutti i saperi della sua civiltà, nel periodo in cui è in atto la violenta conversione al cristianesimo all' interno dell' impero romano. La sua vita è strettamente legata a quella dello schiavo Davus, da sempre innamorato di lei che ora, però, è costretto a scegliere se restare schiavo ma vicino a lei, oppure conquistare la libertà, convertendosi al cristianesimo.
Mi chiedo se siamo ancora di fronte all' ennesimo caso di censura, dovuto alle tematiche di un film che narrando una storia realmente accaduta, e guarda caso di una donna, potrebbero andare contro un' ideologia religiosa di cui l' Italia ne è il contenitore, se non altro fisico, quindi rilegata a dovere ancora subire nel XXI casi di censura e limitazione alla libertà di divulgazione.
Come è possibile, mi chiedo io da archeologa quale sono, volere cancellare la storia, e dimenticare fatti realmente accaduti, che solo per la scomodità di pochi devono essere nascosti a tutti.
Questo è solamente uno tra i mille casi che ci si trova di fronte, non è il primo e non sarà purtroppo neanche l'ultimo. Non è una guerra contro nessuno, contro un potere o contro una religione, ma credo che sia solo il diritto di sapere senza dovere sempre passare il controllo della manipolazione.
Mi auguro comunque che in un futuro questo film possa essere visto nel nostro paese e se così non fosse me ne andrò a vederlo in Spagna, nazione cugina e sorella, ma dove la leggerezza e la libertà vincono ancora.

Nessun commento: