29/05/08

L' A-B-C dell'Ufologia di Carlo Sabadin

Spesso i ricercatori presuppongono, nel “pubblico comune”, un quid di conoscenze (dati, informazioni, tecniche d’indagine, teorie ed ipotesi) minimale ma sufficiente per potere ascoltare ed affrontare anche tematiche complesse. In realtà, questo è un errore che molti ufologi –compreso chi vi scrive- commettono o hanno commesso in passato. Le modalità con le quali i media esaminano e, soprattutto, “presentano” la materia in oggetto è, infatti, estremamente deludente. Sia che si tratti di programmi televisivi come “Voyager” o “Il Bivio” dove –principalmente, per effetto di scarsa competenza e documentazione- il ”prodotto finale”si riduce troppo spesso ad un semplice “pezzo di costume”, sia in alcune pubblicazioni cartacee dove –altrettanto frequentemente!- vi si legge il peggior sensazionalismo di chi non controlla neppure le fonti minime… per evitare il “solito” (e, sempre più deleterio) manuale anti-ufo (ma anche “pro”… dipende dalle circostanze e dall’interesse contingente) in circolazione!

In tale ottica, diventa prioritario indicare alcuni punti decisivi e introdurre alcuni consigli propedeutici ad un corretto approccio alla materia.

Il termine UFO ha una derivazione diretta da ambienti militari statunitensi ed indica “gli oggetti volanti non identificati” (e l’acronimo OVNI, usato soprattutto in Francia, sarebbe, quindi, preferibile). L’ufologia che convenzionalmente si ritiene nata nel 1947, sarebbe, invece, lo studio delle testimonianze e dei fenomeni connessi ad avvistamenti ufologici. In realtà, la situazione è decisamente più complessa. Esistono, attualmente, molti scienziati nel mondo che studiano –soprattutto in aree dove i fenomeni avvengono con ricorrenza (cosiddette aree “finestra”)- queste tipologie di manifestazioni che preferiscono, però, denominare FLA (fenomeni luminosi anomali) o facendo ricorso a termini similari. Queste ricerche hanno permesso la pubblicazione su prestigiose riviste scientifiche e la “produzione” di una discreta letteratura (scientifica). Analogamente, in settori di ricerca –a torto o a ragione- connessi con la tematica trattata come, ad esempio, il cosiddetto fenomeno dei “rapimenti alieni”, ritroviamo “pubblicazioni” similari. Cosa ci dicono tutti questi lavori? La risposta non è – ed era facile prevederlo!- semplicissima. Possiamo però dire che, oggi, la “scienza” (quella svolta da ricercatori “veri”) è giunta a fornirci non solo metodi e procedure per indagare, seriamente, queste tematiche (basti pensare ai “protocolli” utilizzati dal SETI, il noto progetto di ricerca di “intelligenze extraterrestri”) ma anche.... prove. Prove incontrovertibili che “qualcosa di assolutamente anomalo” avviene e che, forse, in una minima, piccolissima percentuale questo “qualche cosa” non è di queste parti…

Evidentemente, se la maggior parte dei media non trasmette questo tipo di informazione, risulta chiaro e comprensibile a tutti il motivo alla base della scarsa conoscenza del pubblico, in questo settore di ricerca. A maggior ragione se pensiamo ai programmi televisivi e alle riviste specialistiche di cui sopra… Il silenzio sulle ricerche e sulle “scoperte” è assordante. Al contrario lo spazio dato ad ogni tipo di sciocchezza è sempre in crescita costante. In tal senso, risulta importantissimo il ruolo ricoperto dai cosiddetti “addetti ai lavori”: gli ufologi. Ne ho parlato, recentemente, all’interno di una rivista che ho contribuito ad ideare. Così scrivevo qualche mese fa:

“come esposto in una tesi discussa all’Università Cattolica di Milano (omissis…), il ruolo dell’ufologo “moderno” sembrava sempre più configurarsi come “mediatore” tra appassionati ed organi di informazione e, contemporaneamente, tra la casistica ufologica -in senso stretto- e la “scienza ufficiale”. In tale ottica, l’approccio “interdisciplinare” assumeva una valenza prioritaria e, se volete, davvero “caratterizzante” del ruolo-funzione svolto. Anzi, in un certo senso, ciò permetteva di individuare con una certa sicurezza le nuove e diverse vie di ricerca e divulgazione che caratterizzano l’ufologia contemporanea in Italia e all’estero. Un “mediatore”, quindi, assolutamente necessario per “relazionare” e mettere in comunicazione strutture “apparentemente opposte”.

Internet ci fornisce ogni tipo di informazione ma, purtroppo, la spazzatura è spesso immensa se paragonata al materiale “solido” (e quindi rilevante) che possiamo trovare. Ecco perché credo opportuno fornirvi qualche link da cui cominciare un viaggio, sicuramente, affascinante nel mondo dell’Ufologia.

Buona lettura

Carlo Sabadin

Siti generali con articoli, interviste, ecc…

http://www.scienzaemistero.com/

http://www.camelotchronicles.com/

http://www.sentinelitalia.org/

http://www.gruppocamelot.too.it/

http://www.hwh22.it/

Il primo podcast ufologico italiano sul circuito iTunes:

http://www.camelotchronicles.com/podcast

IL nostro ultimo Convegno Nazionale di Ufologia:

http://fabri58.altervista.org/Manifestazioni/2006/apr0809a.html

e il primo Barcamp Ufologico a Milano:

http://fabri58.altervista.org/Manifestazioni/2007/gen25_milanoBCC.html


1 commento:

funkyen ha detto...

qualche giorno fà ho fotografato con il mio cell qualcosa di strano e interessante nel cielo e volevo mostrare le foto ad un esperto in campo.

ciao